Ieri ho ricevuto una lettera da un amico, una delle tante che ci scambiamo regolarmente, che mi ha fatto proprio bene. Mi ci voleva, insieme alle altre 'coccole' arrivate in un momento di spleen. E non parlo della milza. Con il permesso dell'interessato ne pubblico uno stralcio, ché il leggerlo farà bene a tutte le donne. Oltre ad essere estremamente utile al mio gemello Narciso.
"L'altro giorno pensavo a te mentre suonavo, ma poi mi sono immaginato l'espressione di deluso compatimento che avresti associato alla mia esecuzione e allora ho dovuto pensare ad altro. Poi ho smesso di suonare. Forse ti penso troppo, oppure sei troppo esigente.
Sei spesso nei miei pensieri, e non potrebbe essere che così, chè tendiamo a ricordare maggiormente le cose piacevoli.Voi donne avete uno strano e fuorviato concetto della bellezza femminile, nel senso che vi sentite "belle" solo quando assomigliate a bambolette smilze e dai tratti perfetti. Niente di più sbagliato: cosa c'è di attraente nell'ordinarietà? Il bello di un'opera d'arte è la sua confondibilità con il modello originale, quindi nell’ordinarietà delle sue componenti? Direi di no. E' più attraente il cielo di una cartolina, o il folle cielo dai colori innaturali dei corvi di Van Gogh? E’ più attraente una statua di cera di M.me Tussauds, o la grezza pietà Rondanini di Michelangelo? E’ più attraente la musica di un interprete che, ancorché impreciso, vive quello che suona, o la perfezione assoluta di una riproduzione sintetica al computer? Il bello dell’arte non coincide dunque con la perfezione, ma sta proprio, almeno entro certi limiti, nell’imperfezione, perché è questa che suscita emozioni personali, quindi assolutamente esclusive ed intime, laddove la perfezione genera invece emozioni piuttosto uniformi in chiunque: guardando una bella statua di cera, tutti diciamo: “ma guarda: sembra vera”. E basta. In una donna sono molto più attraenti quelle presunte imperfezioni che la rendono unica, che solo chi le sta vicino può condividere con lei, che fanno di lei solo lei e nessun’altra."
"L'altro giorno pensavo a te mentre suonavo, ma poi mi sono immaginato l'espressione di deluso compatimento che avresti associato alla mia esecuzione e allora ho dovuto pensare ad altro. Poi ho smesso di suonare. Forse ti penso troppo, oppure sei troppo esigente.
Sei spesso nei miei pensieri, e non potrebbe essere che così, chè tendiamo a ricordare maggiormente le cose piacevoli.Voi donne avete uno strano e fuorviato concetto della bellezza femminile, nel senso che vi sentite "belle" solo quando assomigliate a bambolette smilze e dai tratti perfetti. Niente di più sbagliato: cosa c'è di attraente nell'ordinarietà? Il bello di un'opera d'arte è la sua confondibilità con il modello originale, quindi nell’ordinarietà delle sue componenti? Direi di no. E' più attraente il cielo di una cartolina, o il folle cielo dai colori innaturali dei corvi di Van Gogh? E’ più attraente una statua di cera di M.me Tussauds, o la grezza pietà Rondanini di Michelangelo? E’ più attraente la musica di un interprete che, ancorché impreciso, vive quello che suona, o la perfezione assoluta di una riproduzione sintetica al computer? Il bello dell’arte non coincide dunque con la perfezione, ma sta proprio, almeno entro certi limiti, nell’imperfezione, perché è questa che suscita emozioni personali, quindi assolutamente esclusive ed intime, laddove la perfezione genera invece emozioni piuttosto uniformi in chiunque: guardando una bella statua di cera, tutti diciamo: “ma guarda: sembra vera”. E basta. In una donna sono molto più attraenti quelle presunte imperfezioni che la rendono unica, che solo chi le sta vicino può condividere con lei, che fanno di lei solo lei e nessun’altra."
Bellissima.
RispondiEliminaMentalmente penso sempre che ".. la bellezza e' un momento fatto di luci, sensazioni, stati d'animo, "angoli" di vista.
Kermit
Sei rimasto un poeta, Kermit caro! :]
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