Oggi, ultima ora di lezione con la terza. Un attimo dopo il suono della campana, mi ritrovo inaspettatamente stretta nell'abbraccio di una ventina di visi e il doppio delle braccia che raccontano un affetto concreto e gioioso. Non me l'aspettavo. Mi ha commosso in modo silenzioso e invisibile, questo stringermi e avvicinare volti rimasti per tanto tempo, da ragazzini a quasi adulti, seduti ai banchi. Mi ha sorpreso e scaldato il cuore. Quel contatto e quei sorrisi diversi e liberi sono impagabili.
Grazie, ragazzi. Vi ho nel cuore.
Grazie, ragazzi. Vi ho nel cuore.
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