Il quattro di settembre - con poco anticipo sul mio compleanno, ma non si può avere tutto - esce il nuovo romanzo di Patrick Fogli, scrittore "tutto maiuscolo", come lo descrivono i suoi estimatori. Patrick scrive, a proposito del suo nuovo romanzo:
"Gli altari che costruiamo fuori dalle case del dolore, il pellegrinaggio sui luoghi in cui i cadaveri vengono ritrovati, il proliferare di angeli, bambole, versi di canzoni e poesie, foto ricordo, lacrime e preghiere, fiaccolate e processioni, mazzi di fiori lasciati a marcire sul cemento, sono la testimonianza di una malattia. Il sintomo più evidente di una perdita di contatto con la realtà che ci affligge tutti, in molti ambiti e con conseguenze evidenti e disastrose."
"La puntualità del destino" comincia con la scomparsa di una ragazzina di quattordici anni. Alessia scompare e quel circo monta le tende davanti alla casa dei genitori. Guarda. Pretende. Desidera. Finge."
In gennaio, non ricordo in seguito a quale evento, scrivevo questo; è evidente che leggerò anche questo libro, con il gusto di sempre.
"Gli altari che costruiamo fuori dalle case del dolore, il pellegrinaggio sui luoghi in cui i cadaveri vengono ritrovati, il proliferare di angeli, bambole, versi di canzoni e poesie, foto ricordo, lacrime e preghiere, fiaccolate e processioni, mazzi di fiori lasciati a marcire sul cemento, sono la testimonianza di una malattia. Il sintomo più evidente di una perdita di contatto con la realtà che ci affligge tutti, in molti ambiti e con conseguenze evidenti e disastrose."
"La puntualità del destino" comincia con la scomparsa di una ragazzina di quattordici anni. Alessia scompare e quel circo monta le tende davanti alla casa dei genitori. Guarda. Pretende. Desidera. Finge."
In gennaio, non ricordo in seguito a quale evento, scrivevo questo; è evidente che leggerò anche questo libro, con il gusto di sempre.
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