Ancora non vuole crescere, questa parte di me. La parte infantile che ci rimane male quando non capisce chi ti mette da parte per qualcosa di meglio, chi ignora - magari non deliberatamente -, chi dedica tempo e attenzione per opportunismo. Per un tornaconto anche piccolo, anche solo apparente o effimero.
Non vuole crescere la parte di me che aspetta la condivisione e la complicità come un regalo. Come due bambini che si dividono la merenda o si promettono un pomeriggio di giochi, se la mamma vuole.
Ecco, quella parte non ha ancora capito che se ne deve andare. Anche se ho la certezza, e lo sa bene chi mi conosce a fondo, che è una parte inscindibile dall'adulta che sono diventata. E so di essere una donna molto impegnativa.
Sono parole semplici, le mie, al limite dell'insopportabile binomio malinconico - lamentoso. E fa molto "Sturm und Drang". Non importa, non temo giudizi o battute: non fanno male. Non quanto la distrazione.

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