Cosa accade nella testa e nell'anima di un uomo - o di una donna - quando toglie la vita ad un figlio? Cosa manca, nel patrimonio genetico o nella "dotazione di base" di amore, compassione, protezione verso chi si ama, buon senso e autocontrollo in chi uccide, sapendo di farlo, persone che un attimo prima ha abbracciato e chiamato amore?
Cosa manca nella testa e nell'anima di chi uccide e poi esce a far la spesa, a guardare la partita con gli amici o prende un treno e va altrove? Sono le connessioni neurologiche che non ci sono? E' semplice - semplice? - superficialità? E' un equipaggiamento emotivo scadente o carente? Cosa manca nella testa di chi distrugge vite con lo stesso coltello con cui ha appena tagliato una torta di compleanno?
Non metterò link a ciò che è accaduto ieri, i giornali ne sono fin troppo pieni ed io non reggo più l'angoscia di questi orrori. Ho sentito al tg, prima di cambiare canale, che anche gli inquirenti sono rimasti sconvolti. E dire che devono averne viste parecchie.
So che ci sono spiegazioni psichiatriche, scientifiche e sociologiche. Sono io che non riesco ad abbinarle agli eventi, all'idea di un bambino addormentato che suo padre sopprime subito prima di andare dagli amici a vedere la partita della nazionale di calcio. Come se niente fosse. O meglio, come se fosse un frame che si può cancellare. Come se bastasse, semplicemente, premere il tasto rewind.
Non servono link, fin troppo chiaro ogni riferimento.
RispondiEliminaPer assurdo forse "non manca" qualcosa ma c'è "qualcosa di troppo".
La maggior parte degli animali ragiona su pochi e chiari concetti: mangiare, dormire, riprodursi, difendersi e difficilmente fa qualcosa che esca da queste logiche.
Gli umani "evoluti" invece solo tragicamente più creativi
Mah...siamo trooooppo avanti :-(