Leggo questo articolo e rifletto sulla capacità di alcuni - davvero invidiabile - di sapere esattamente cosa vuole un altro essere umano che si trova nella svantaggiosa condizione di neonato e, dunque, impossibilitato ad esprimere il proprio parere. "Un neonato vuole solo il seno della mamma", è il titolo che mi ha fatto fare un salto sulla sedia. Ma come? Io ho avuto in braccio, per tanti mesi, una neonata che non avevo partorito a cui ho dato con regolarità il biberon, anche di notte, guardandola negli occhi con un sorriso ebete e pieno di amore stampato in faccia. Avendo cura che il latte fosse tiepido al punto giusto, che lo prendesse con calma, con una manina nella mia, accarezzata e riscaldata come solo l'amore - anche solo di una zia - può scaldare. Occhi negli occhi, per tutta la durata del biberon e anche prima e anche dopo, al cambio del pannolino, con massaggio lieve e amorevole alla microscopica schiena, con parole sussurrate all'orecchio che solo io e lei potevamo sentire. E piccoli giochi, e ninna nanna e culla, e colori e stimoli e suoni. Ed era già ora del biberon successivo. E da capo, occhi negli occhi, carezze sulla piccola fronte e sulle manine protese verso chi le dava il nutrimento. Una semplice zia. Solo una zia, niente seno di mamma, gentili signore consigliere della parte cattolica del Pd. Immaginate quanto amore può dare una coppia - un qualunque genere di coppia - che di questo sentimento ne condivide profondità e grandezza.
Quella bimba è cresciuta bene. Serena. Amatissima. I nostri sguardi, quando si incrociano, sono pieni dello stesso amore di allora. Quando, senza seno e con un biberon, era ancora neonata.

Nessun commento:
Posta un commento