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27 ottobre 2014

Il diavolo veste altro

Da qualche giorno leggo e sento discorsi e anatemi vari contro la festa di halloween. Io non l'apprezzo, ma non certo per motivi religiosi o "satanici", spesso chiamati in causa. Haloween è quel che è. Fatto sta che gira da giorni un'intervista a padre Amorth, l'esorcista più amato dagli italiani, nella quale l'illustre prelato lancia cupe maledizioni a chi partecipa alle "celebrazioni" con costumi, feste,  zucche, dolciumi e diavolerie - è il caso di dire - assortite.
Ora aprite il giornale: decapitazioni, impiccagioni, bombardamenti a tappeto, accoltellamenti, corredati di video e descrizioni che definirebbe macabri anche lo staff di CSI. E ci sto andando leggera. Ed è così ogni singolo giorno, il mio è il brevissimo indice di un libro di violenze e nefandezze che l'uomo riscrive ogni giorno, con fantasia e inventiva. Arrivo alla fine della pagina del giornale di cui sopra, vedo la foto di bambini sorridenti travestiti da streghe e scheletri, con un sacchetto di caramelle in mano e mi si apre il cuore.
Ma. Tempo un secondo e il viso delle bambine mi rimanda ai party "minorenni e droga" di coloro che dovrebbero rappresentarci,  governarci e poteggerci. E domando ai bigotti che tuonano contro halloween dove sta, veramente,  il demonio e che abiti veste?

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