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12 maggio 2015

Genesi

Avevo sei mesi quando mia madre - non le sarò mai grata abbastanza - mi ha letteralmente buttato in acqua da uno scoglio. Racconta che mio padre la guardò e le disse "Non lo farai davvero?".
Poi sono cresciuta un po'. E ho iniziato a trascorrere il tempo libero al porto. Rompevo le balle ai pompieri della caserma portuale,  divertendomi a suonare il campanello ogni volta che mi sbucciavo un gomito o un ginocchio, per farmi dare i cerotti.
Poi sono cresciuta ancora, e il mio parco giochi è diventato il cimitero ebraico. Io e mio fratello maggiore ci rincorrevamo fra le lapidi, inventando giochi e parlando coi fantasmi.
No, non sono cresciuta a Bologna. Non ci sono nemmeno nata. E non sono una persona comune né normale.



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