No, non mi sento una mozzarella in scadenza solo perché faccio il richiamo del vaccino. Il richiamo di un vaccino è una necessità da sempre.
No, non mi piace sentirmi dire “vedrai gli effetti fra
qualche anno”; con nessun tipo di vaccino è stato riscontrato un effetto
collaterale a lungo termine.
No, non mi sento una vittima del sistema né una schiava di Big
Pharma. Sono grata alla scienza, molto grata. E alla ricerca, alla
sperimentazione e a tutto ciò che scienza e medicina hanno fatto e stanno
facendo per migliorarci la vita. Spesso per salvarcela.
No, non mi sento una credulona perché ho fiducia nella
scienza e nella medicina. E non mi piace sentirmelo dire da chi pensa di avere
la verità in tasca senza averla mai veramente cercata. Cento medici che sul web
sostengono che il covid è un’influenza che si cura a casa contano meno dei
milioni di scienziati che stanno curando il mondo intero.
No, non ne posso più di sentirmi dire “sei libera di
scegliere, ma sappi che ti ammalerai lo stesso”. Di anatemi non ne sento il bisogno, ora anche
basta.
E rivendico la mia, di libertà. Di ritrovare una normalità
persa da due anni, che sarebbe molto più vicina se la conoscenza sbandierata da
pochi - e seguita da troppi - non fosse ridotta alle quattro fregnacce confezionate come un pacco. Declinato
nell’accezione di fregatura.
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