Pagine

15 ottobre 2016

Senti, papà...

Sai Pa', mi manchi. Mentre sbuccio un fico d'india, mentre leggo un libro, quando vorrei parlarti di quello che accade e che mi accade. Quando devo prendere una decisione. Mi manca il tuo sorriso accennato e furbo, le tue mani grandi, il tuo raziocinio, la tua prudenza, il sentirmi chiamare Marinella. Mi mancano il tuo cuore grande e attento, i tuoi abbracci, il tuo amore. La tua rabbia e i tuoi scatti d'ira davanti alle ingiustizie, la tua passione nel sostenere le tue tesi. 
Sai pa', mi manca tutto di te. E' una mancanza che somiglia ad un artiglio nero che graffia a tradimento, contro ogni logica e a dispetto del tempo. 
Non mi ci abituo; lo tollero, mi distraggo, vivo. Ma non mi ci abituo. 
E come ogni perdita, non ha misura o paragone. C'è di peggio, c'è di meglio, c'è di tutto nei sentimenti e nelle assenze. 
Parlarne non serve e non mitiga, ma sai che c'è, Pa'? Chissenefrega. Tanto io lo scrivo lo stesso.



Nessun commento:

Posta un commento