Al netto della pulizia delle stalle, che potrebbe rivelarsi ammorbante ma anche ottimo stimolo di distrazione, ci sono giorni in cui mi sembra di dover annoverare quasi tutte le fatiche di Ercole, in termini di affanno. Sono solo percezioni, spesso esacerbate dalla sovrapposizione di eventi, sensazioni, grattacapi, incertezze e decisioni quotidiane, piccole ma imprescindibili. E dalle notizie dal mondo, che arrivano addosso anche quando vorresti vigliaccamente evitarle, annacquarle. Non vedere, non sentire.
Si fa una gran fatica anche quando va tutto bene; la fregatura sta, appunto, nella percezione. E mi domando sempre più spesso come spuntare gli aculei del superfluo, rimanendo salda sulle cose importanti davvero.
Accetto suggerimenti. Nel frattempo, cerco di catturare le cavalle.
P.S. La storia delle fatiche di Ercole è interessante metafora di cui consiglio la lettura.
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